Abbiamo gia trattato, ripetutamente, dell'annoso problema "casette acqua alla spina" presenti all'interno del comune di Zagarolo.
Ad un costo irrisorio che è, o dovrebbe essere, di 5
centesimi a bottiglia da 1,5 di litro; queste strutture offrono un nuovo modo di
approvvigionamento dell’acqua potabile con dubbi vantaggi
ambientali.
Ci sono però alcuni aspetti delle case dell’acqua alla spina che non convincono, come ad esempio il dispendio di soldi dei cittadini contribuenti.
Con il pretesto di diminuire l’uso
della plastica per l’imbottigliamento ed il trasporto, ma a noi ci sembra solo un’iniziativa commerciale, anche perchè le bottiglie in plastica vanno comunque sostituite almeno ogni due prelevamenti (a meno chè si usino bottiglie in vetro), si entra in un nuovo business, che fa concorrenza all’acqua minerale, cioè quella imbottigliata, provocando una distorsione del
mercato e della concorrenza, anche se il livello minimo essenziale relativo al ‘diritto all’acqua’ è già soddisfatto, fatta eccezione per zone ancora non servite, con le garanzie relative alla gestione del
servizio idrico integrato.
Le casette dell’acqua, non possono,
quindi, ritenersi un servizio pubblico essenziale o comunque un servizio
di interesse generale, atteso che la medesima acqua che da esse
viene somministrata finisce già nelle case di tutti i residenti,
attraverso i rubinetti della cucina.
Atteso dunque che i cittadini godono già della possibilità di bere l’acqua che scorre negli acquedotti, qualsiasi
altra modalità di erogazione di acqua buona da bere rientra in
un’attività di impresa che gli enti locali non hanno motivo
di sostenere o frenare.
La casa dell’acqua, quindi, viene proposta come diretta concorrente
della minerale; ma le due acque non sono simili, e su questo punto "il marketing è ambiguo".
Ricapitolando, dunque, secondo alcuni studi il finanziamento e la gestione delle case dell’acqua con soldi
pubblici è ingiustificato, poichè interviene in quella che potrebbe
essere una normale attività d'impresa.
Inoltre, è ingannevole il far ritenere agli utenti di poter risparmiare il costo dell’acqua in bottiglia,
come se il prodotto fosse equivalente è discriminatorio nei confronti
di coloro che comprano acqua in bottiglia, magari per finalità terapeutiche, e
che si troverebbero nella condizione di partecipare, da contribuenti,
alle spese di costruzione e gestione delle case dell’acqua senza poterne/volerne
usufruire.
L’acqua alla spina non ha le stesse caratteristiche di quella in bottiglia e sulla qualità si è molto scettici.
In questi distributori, l’acqua per essere migliorata
viene fatta passare attraverso dei filtri e, se non è uguale a quella
del rubinetto e a quella minerale, allora che acqua è?
Perché non è
disciplinata come le altre?.
Inoltre, questi sistemi di filtrazione, che tolgono il
cloro, peggiorano la qualità eliminando alcuni parametri e aumentando il
rischio di contaminazione batterica?.
Le amministrazioni comunali, quindi, dovrebbero
impiegare i soldi per migliorare l’acqua del rubinetto e realizzare la condotta idrica per le zone non servite e non investire
in questi distributori.
Ciò premesso andiamo a ricordare che a Zagarolo, di fontane per l'acqua alla spina ce ne sono ben tre.
-1. adiacenza piazzale della stazione fs;
-2. Piazzale del mercato di Valle del Formale;
-3. Via di Muro Pizzuto angolo Via Metastasio, Valle Martella.
. La prima fontana di fatto è stata l'ultima, in termini di tempo, ad essere installata; eroga acqua al costo di 5 centesimi per un contenitore di 1,5 di litro;
. La seconda fontana, quella di piazzale del mercato è la prima ad essere installata, eroga acqua al costo di 10 centesimi per un contenitore di 1,5 di litro...e quì cominciano le ambiguità.
Considerato che tutte le fontane alla spina collocate nei comuni del circondario, anche dello stesso logo/ditta che cura assistenza e manutenzione a quelle di Zagarolo, praticano rigorosamente il prezzo di 5 centesimi! come mai, quindi, la nostra beneamata amministrazione applica un prezzo superiore? possiamo azzardare che è di fatto un sistema atto al recupero del debito, perchè di questo si tratta! ... le casette dell'acqua non portano alcun guadagno ma un debito, probabilmente dovuto alla mala gestio, e tutto va a discapito del cittadino.
Considerato che tutte le fontane alla spina collocate nei comuni del circondario, anche dello stesso logo/ditta che cura assistenza e manutenzione a quelle di Zagarolo, praticano rigorosamente il prezzo di 5 centesimi! come mai, quindi, la nostra beneamata amministrazione applica un prezzo superiore? possiamo azzardare che è di fatto un sistema atto al recupero del debito, perchè di questo si tratta! ... le casette dell'acqua non portano alcun guadagno ma un debito, probabilmente dovuto alla mala gestio, e tutto va a discapito del cittadino.
Fortemente alterati sono i cittadini, quali, per vari motivi, necessitano del prelevamento di una sola bottiglia...ad esempio, operai, atleti e gli stessi piazzisti del mercato che si tiene il sabato e la domenica.
. La terza fontana è collocata a Valle Martella, Viale Muro Pizzuto angolo Via Metastasio, e qui qualcuno dovrebbe spiegarci perchè i documenti ufficiali riportano l'installazione a Piazza Di Vittorio!.... tale fontana, comunque, ha la stessa pari funzione/erogazione di quella di valle del formale.
Perplessita, poi, si evidenziano:
- l'indurre l'utenza ad acquistare una chiavetta elettronica "vuota" al modico costo di 6 euro.... da riempire, poi, a piacere così d'agevolare un'incasso sicuro ed immediato subito disponibile per l'amministrazione comunale ma spendibile dall'utente in tempi successivi;
- Le analisi attestanti la salublità delle acque erogate e destinate ad uso alimentare.... analisi effettuate dalla ditta che ha in gestione l'impianto in un laboratorio di sua fiducia!! che dite!... non è come chiedere all'oste se il suo vino è buono?...cosa potrebbe rispondere?
Di fatto, quindi, a Zagarolo il sistema di erogazione acqua alla spina è un totale fallimento in quanto (se fosse stato di un privato avrebbe già chiuso l'attività) il costo d'esercizio è in passivo del 20/30%, ed indovinate un pò su chi grava questo debito? sul cittadino contribuente!... specificatamente... chi preleva l'acqua paga ben due volte... una al prelivevo ed un'altra dalle tasse!, chi invece non fa uso di quest'acqua alla spina paga una sola volta.... solo dalle tasse!
...e noi dell'URAZ.... come la pensiamo?:
. La terza fontana è collocata a Valle Martella, Viale Muro Pizzuto angolo Via Metastasio, e qui qualcuno dovrebbe spiegarci perchè i documenti ufficiali riportano l'installazione a Piazza Di Vittorio!.... tale fontana, comunque, ha la stessa pari funzione/erogazione di quella di valle del formale.
Perplessita, poi, si evidenziano:
- l'indurre l'utenza ad acquistare una chiavetta elettronica "vuota" al modico costo di 6 euro.... da riempire, poi, a piacere così d'agevolare un'incasso sicuro ed immediato subito disponibile per l'amministrazione comunale ma spendibile dall'utente in tempi successivi;
- Le analisi attestanti la salublità delle acque erogate e destinate ad uso alimentare.... analisi effettuate dalla ditta che ha in gestione l'impianto in un laboratorio di sua fiducia!! che dite!... non è come chiedere all'oste se il suo vino è buono?...cosa potrebbe rispondere?
Di fatto, quindi, a Zagarolo il sistema di erogazione acqua alla spina è un totale fallimento in quanto (se fosse stato di un privato avrebbe già chiuso l'attività) il costo d'esercizio è in passivo del 20/30%, ed indovinate un pò su chi grava questo debito? sul cittadino contribuente!... specificatamente... chi preleva l'acqua paga ben due volte... una al prelivevo ed un'altra dalle tasse!, chi invece non fa uso di quest'acqua alla spina paga una sola volta.... solo dalle tasse!
...e noi dell'URAZ.... come la pensiamo?:
- le attuali casette dell'acqua andrebbero soppresse o quantomeno si vada a modificare radicalmente il contratto relativo all'esercizio, manutenzione, affitto, etc;
- va riveduto tutto il sistema gestionale significando che l'amministrazione comunale deve solo ed unicamente fornire un servizio ai cittadini senza generare ne ricavato ne debito;
- avviare gara oppure ricerca di mercato atta ad individuare la ditta che possa fornire il servizio alle seguenti condizioni:
- A. installazione gratuita delle casette dell'acqua alla spina;
- B. la ditta dovrà farsi carico del pagamento dell'occupazione del suolo pubblico;
- C. la ditta dovrà farsi carico del pagamento di tutte le utenze (acqua e luce) ora a carico dell'amministrazione comunale;
- D. la ditta dovrà mantenere in piena efficenza l'impianto con la sostituzione di quanto sia necessario al corretto e regolare funzionamento;
- E. il ricavato relativo all'erogazione dell'acqua alla spina va totalmente alla ditta, significando che, come già detto, l'amministrazione comunale deve fornire solo un servizio, a costo zero ed esentasse per il contribuente.
L'amministrazione comunale, per finire, dovrà solo farsi carico dei dovuti controlli sul perfetto funzionamento dell'impianto, nonchè gli accertamenti sulla salublità delle acque, rivolgendosi a laboratori di propria fiducia.
...alcuni nostri precedenti articoli:
http://associazionivallemartellacollizagarol.blogspot.it/2014/10/zagarolo-ve-state-ad-attacca-ar-fumo-de.html
http://associazionivallemartellacollizagarol.blogspot.it/2014/10/zagarolo-ve-state-ad-attacca-ar-fumo-de.html
U.R.A.Z. -- DALLA PARTE DEI CITTADINI!