ORDINANZA N.122 DEL 4 LUGLIO 2012 CHE A DIECI GIORNI DALLA SUA EMANAZIONE, NESSUNO CONOSCE!
PUBBLICATA SOLO SUL PORTALE COMUNALE ED ALL'ALBO PRETORIO! MENTRE E' NECESSARIO CHE SIA RESA PUBBLICA ANCHE ATTRAVERSO GLI ORGANI DI STAMPA ED AFFISIONI PUBBLICHE.
SOLO QUALCHE CITTADINO ATTENTO SA' DELL'ORDINANZA;
COMMERCIANTI, BAR, ATTIVITA' DI RISTORAZIONE E SUPERMERCATI NON LA CONOSCOLO (o fanno finta di non conoscerla) E QUINDI ELUDONO, L'ORDINANZA!
basta farsi un giro per i vicoli e i parcheggi per rendersi conto che a nulla serve l'ordinanza
(vedi foto a seguire)
Si tratta del divieto di vendita o somministrazione di bevande
alcoliche per l’asporto e il consumo al di fuori del locale, dalle 20
alle 7 del mattino nelle zone del centro storico e nel territorio comunale dal 5 luglio al 31 ottobre 2012, così da ricomprendere tutte le feste, padronali e non, intrattenimenti, sagre, fiere, ecc... compresa la Notte Bianca e la Sagra dell'Uva!
La situazione tuttavia, è di importanza rilevante,
anche perché negli ultimi anni hanno preso piede diverse abitudini
pericolose, soprattutto per quanto riguarda i giovani.
Il pericolo per i giovani è molto alto,
visto che gli ultimi dati Istat riguardo il consumo di alcolici
riportano percentuali fin troppo elevate.
Si consideri che nel 2011
il 66,9% della popolazione di 14 anni e più ha consumato almeno una
bevanda alcolica nell'anno. Cresce poi fortemente il consumo di alcol
fuori pasto dei giovanissimi. La quota di 14-17enni che consuma alcol
fuori pasto passa dal 15,5% del 2001 al 18,8% del 2011.
Nel
complesso, i comportamenti a rischio nel consumo di alcol (consumo
giornaliero non moderato di alcol da parte dei
ragazzi di 11-15 anni) riguardano 8 milioni e 179 mila persone.
I
comportamenti a rischio sono più diffusi tra gli anziani di 65 anni e
più (il 43,0% degli uomini contro l'10,9% delle donne), i giovani di
18-24 anni (il 22,8% dei maschi e l'8,4% delle femmine) e gli
adolescenti di 11-17 anni (il 14,1% dei maschi e l'8,4% delle femmine).
La
popolazione più a rischio (assunzione di 5 o più
bevande alcoliche in tempi brevi) è proprio quella giovanile (18-24
anni): il 15,1% dei giovani (21,8% dei maschi e 7,9% delle femmine) si
comporta in questo modo, per lo più durante momenti di socializzazione.
Tra
i ragazzi di 11-15 anni la quota di chi ha almeno un comportamento a
rischio è pari all'11,9% senza differenze di genere evidenti. Tale
comportamento è grave anche perché pone le basi per possibili consumi
eccessivi nel corso della vita.
Non basteranno delle ordinanze che vietano la vendita di alcolici
in determinate fasce orarie; ci vogliono
misure concrete, come il controllo ferrato della vendita di alcolici nei
supermercati, luogo ideale dove i giovani, anche minorenni, comprano di
tutto passando inosservati senza il controllo dei documenti all’interno dei
pubblici locali.
Il solo approccio proibizionista non è efficace, come storicamente e scientificamente
dimostrato ed è necessario anche intervenire sulla domanda e sulle motivazioni culturali;
IN PRATICA L'ORDINANZA "RISOLVE" TUTTI I PROBLEMI ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE MA NON ALLA COLLETTIVITA'...E QUESTO E' UN "LAVARSENE LA MANI"
Rassegna fotografica di come si rispetta l'ordinanza